Un legame possibile: mindfulness e coaching

Il termine mindfulness in inglese vuol dire consapevolezza ma in un senso particolare; “significa, infatti, prestare attenzione al momento presente, al qui ed ora, in modo non giudicante

Nel Coaching, la mindfulness, aiuta ad ampliare la propria consapevolezza di se e delle proprie potenzialità, sostenendo un ascolto attivo del vissuto del coachee.
Per fare esperienza di sè un coach può utilizzare la mindfulness per rafforzare qualità come ’inclusività, cosi da sviluppare l’“osservatore imparziale” interno muovendo intenzionalmente la propria attenzione verso l’ altro.
La consapevolezza che deriva da questo processo rinforza ed incoraggia le seguenti competenze di un coach:

  1. riconoscere e gestire lo stress;
  2. focalizzazione diretta sul vissuto del coachee;
  3. sintonizzazione, empatia ed efficacia

Come utilizzare la mindfulness con i propri clienti?

Durante fase di Esplorazione di una sessione di Coaching nasce una tensione dinamica per il Coachee: un passaggio da uno stadio attuale (presente percepito) ad un altro (futuro desiderato) attraverso un desiderio trasformato in obiettivo concreto.

La mindfulness può essere utilizzata dai propri clienti, in modo tale che questi diventino consapevoli, focalizzati, resilienti e creativi nelle scelte per raggiungere i propri obiettivi, cosi da gestire in modo efficace lo stress stress e le situazioni difficili.

Il Coachee, infatti, si muove da un’analisi tra realtà e scopo da raggiungere, trasformando lo spazio del lavoro caratteristico della Mindfulness, l’accettazione senza giudizio del presente percepito ,in una modalità operativa orientata completamente a un altro spazio temporale, quello del “ fare ” che si sovrappone alla modalità essere , orientando la consapevolezza del “qui ed ora” al risultato di un percorso.

L’obiettivo costituisce la destinazione finale di un percorso che farà il Coachee dal “qui ed adesso” al futuro desiderato; la mindfulness, permette al cliente di non perdere di vista l’obiettivo finale, affrontando le difficoltà.

La comunicazione efficace tra Coach e Coachee è composta da domande efficaci , silenzi , restituzioni e focalizzazioni, che ha come obiettivo quello di portare il cliente ad effettuare un cambio cognitivo nella percezione della sua realtà.

In conclusione si può affermare che, mentre nella Mindfulness la relazione con il presente percepito ha una nota accettazione non giudicante che apre alla possibilità di un’esperienza ottimale grazie ad una cambio di prospettiva del presente; nel processo di Coaching, i miglioramenti concreti ottenuti dal Coachee, creano momenti di consapevolezza differenti nel tempo attraverso la graduale coscienza delle proprie potenzialità e quindi di consapevolezza delle sue risorse nella strada verso l’obiettivo.

Un esercizio di mindfulness da proporre riguarda il concentrarsi sul Qui ed Ora;

Che tipo di domande ripetersi per concentrarsi nel presente?

“Dove sono? Che ore sono? Come mi sento?”

Dovremmo continuare a ripeterci queste domande finché non ne cogliamo veramente il significato; finchè il presente non diventa il mondo in cui siamo radicati. Possiamo scrivere le domande su un post-it da attaccare, ad esempio al frigorifero, in modo da poterle vedere continuamente durante il giorno e riflettere su di esse.

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